Garanzia dei sorvoli in caso di sciopero dei controllori di volo

AICALF chiede che il Governo italiano si faccia portavoce del settore aereo nel rappresentare a Bruxelles la necessità di salvaguardare la mobilità dei cittadini europei garantendo che sia consentito il sorvolo dello spazio aereo degli Stati membri in occasione degli scioperi dei controllori di volo.

La richiesta di AICALF

Salvaguardare la mobilità dei cittadini europei

Il traffico aereo è gestito da diversi operatori a livello europeo, alcuni dei quali in caso di sciopero dei controllori del traffico aereo non garantiscono il sorvolo sul proprio paese (c.d. overflight, ovvero aerei che transitano senza atterrare o decollare).
L’assenza di questi servizi di controllo preclude la possibilità di operare un volo, pertanto, ad esempio, ai passeggeri che devono semplicemente sorvolare un paese partendo da due paesi limitrofi allo stesso.
Il diritto di sciopero non è ovviamente in discussione, ma deve essere bilanciato con il diritto di circolazione dei cittadini e dei visitatori europei. Peraltro, questo disservizio non esercita alcuna pressione sul Governo che si vuole colpire o che si vuole invitare a riflette, e non ottiene altro risultato se non quello di rovinare i piani dei cittadini europei.
Non è questo il caso dell’Italia, dove ENAV rappresenta una eccellenza perché garantisce i servizi di controllo di traffico aereo per i voli che transitano nello spazio aereo italiano anche in caso di sciopero dei propri controllori.

AICALF chiede che che il Governo italiano si faccia portavoce del settore aereo nel rappresentare a Bruxelles la necessità di salvaguardare la mobilità dei cittadini europei garantendo che sia consentito il sorvolo dello spazio aereo degli Stati membri in occasione degli scioperi dei controllori di volo.
La soluzione è stata peraltro già proposta da Eurocontrol: separare, durante gli scioperi dei controllori, lo spazio aereo superiore dell’UE (cioè quello in cui avvengono i sorvoli) da quello inferiore (utilizzato invece per i voli nazionali e di atterraggio a breve distanza).
Oltre all’impatto sui passeggeri, gli scioperi possono avere anche una forte impronta ambientale, con consumi aggiuntivi di centinaia di di tonnellate di carburante bruciate e migliaia di tonnellate di emissioni di CO2.

 

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